Giraffa[1] | |
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Giraffa reticolata (G. c. reticulata) | |
Intervallo geologico | |
Stato di conservazione | |
Vulnerabile[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Giraffidae |
Genere | Giraffa Brisson, 1772 |
Nomenclatura binomiale | |
Giraffa camelopardalis Linnaeus, 1758 | |
Specie | |
*Vedi testo
Distribuzione geografica delle sottospecie di Giraffa
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La giraffa (Giraffa Brisson, 1762) è un genere di mammifero artiodattilo. Originaria dell'Africa, è il più alto animale terrestre[3] e il più grande ruminante esistente. Tradizionalmente, il genere comprende una singola specie, Giraffa camelopardalis L.[4], con nove sottospecie.[5][6] Tuttavia, secondo alcuni studiosi, il genere andrebbe suddiviso in più specie (v. sotto per i dettagli). Sono inoltre note sette specie estinte, conosciute grazie a fossili.
Le principali caratteristiche distintive della giraffa sono il collo e le zampe estremamente allungati, motivo per cui è considerata dagli specialisti un “capolavoro di ingegneria”, soprattutto per la capacità di gestire la pressione nei suoi vasi sanguigni; gli ossiconi, simili a corna, presenti sul capo; i grandi occhi neri con lunghe ciglia; e il caratteristico mantello a macchie, che varia tra le sottospecie. L'animale appartiene alla famiglia Giraffidae, insieme al suo parente vivente più prossimo, l'okapi. La distribuzione geografica della giraffa si estende dal Ciad a nord, al Sudafrica a sud, e dal Niger a ovest fino alla Somalia a est. Le giraffe abitano principalmente savane e aree boschive. La loro dieta si basa su foglie, frutti e fiori di piante legnose, principalmente delle specie di acacia, che sono spesso fuori dalla portata della maggior parte degli altri erbivori.
Nonostante le loro dimensioni, le giraffe non sono prive di predatori: i piccoli possono essere preda di leopardi, iene maculate e licaoni, mentre gli adulti possono cadere vittime di branchi di leoni. Le giraffe vivono in gruppi composti da femmine imparentate tra loro e dalla loro prole, o in branchi di maschi adulti non imparentati. Tuttavia, si tratta di una specie gregaria che può formare grandi branchi misti. I maschi stabiliscono gerarchie sociali attraverso il "collaggio", combattimenti intraspecifici in cui utilizzano il collo e la testa come armi. I maschi dominanti ottengono il diritto di accoppiarsi con le femmine, sulle quali ricade l'intera responsabilità dell'allevamento dei cuccioli.
La giraffa ha affascinato varie culture, antiche e moderne, per il suo aspetto peculiare ed è stata spesso rappresentata in dipinti, libri e cartoni animati. È classificata dall'IUCN come "Vulnerabile" all'estinzione, e la sua presenza è stata eliminata in molte aree del suo areale geografico. Le giraffe si trovano ancora in numerosi parchi nazionali e riserve naturali, ma le stime del 2016 indicano che ci sono circa 97500 esemplari allo stato brado.[7]. Stime del 2010 segnalano che oltre 1600 esemplari vivono o sono allevati in giardini zoologici.
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