Guerre persiane

Guerre Persiane
Invasione persiana
Data499 a.C. - 449 a.C.
LuogoGrecia, Asia minore, Cipro, Egitto
Casus belliEspansione persiana
EsitoVittoria greca
Schieramenti
Pòleis greche guidate da Atene e SpartaImpero achemenide e alleati
Comandanti
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Con il termine guerre persiane si intendono le guerre che videro contrapposte le poleis greche guidate da Atene e Sparta e l'Impero persiano, iniziate intorno al 499 a.C. e continuate a più riprese fino al 449 a.C.

Alla fine del VI secolo a.C., Dario I, denominato il "re dei re" dei Persiani, regnava su un impero immenso che si estendeva dall'India alle sponde orientali dell'Europa (nello specifico le zone orientali della Tracia).

Nel 546 a.C. infatti, il suo predecessore Ciro il Grande, fondatore dell'impero, aveva sconfitto il re della Lidia, Creso, e i suoi territori, comprendenti le colonie greche della Ionia, furono incorporati all'Impero achemenide.

Le città-stato ancora governate da sistemi tirannici condussero ognuna per proprio conto l'annessione all'Impero persiano, la sola Mileto riuscì a imporre le proprie pretese. Questa situazione di frammentazione aveva comportato la perdita definitiva da parte delle colonie di ogni indipendenza (prima godevano comunque di ampie autonomie) e una drastica riduzione della loro importanza commerciale, a causa del controllo totale che i Persiani esercitavano sugli stretti di accesso al Mar Nero.


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