La dolce vita

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La dolce vita
Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nella famosa scena della Fontana di Trevi
Lingua originaleitaliano, inglese, francese, tedesco
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1960
Durata174 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 2,35:1
Generedrammatico, commedia
RegiaFederico Fellini
SoggettoFederico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli
SceneggiaturaFederico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Brunello Rondi
ProduttoreAngelo Rizzoli, Giuseppe Amato
Produttore esecutivoFranco Magli
Casa di produzioneRiama Film, Pathé Consortium Cinéma
Distribuzione in italianoCineriz
FotografiaOtello Martelli
MontaggioLeo Catozzo
MusicheNino Rota, Italo Delle Cese
ScenografiaPiero Gherardi
CostumiPiero Gherardi
TruccoOtello Fava
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

La dolce vita è un film del 1960 diretto da Federico Fellini e interpretato da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg.

L'origine del titolo del film è sconosciuta al grande pubblico: il termine «La dolce vita» è stato inventato dal giornalista, scrittore, commediografo e sceneggiatore Arnaldo Fraccaroli che ha coniato quest'espressione per dare il titolo alla sua commedia del 1912 La dolce vita, titolo che Fellini ha poi riutilizzato rendendolo famoso.[1] La paternità del termine «dolce vita» viene quindi ricondotta a Fraccaroli, che egli aveva coniato in un momento in cui il boom economico e la gioia conseguente alla fine della Seconda guerra mondiale erano ancora inimmaginabili, e c’è un aneddoto divertente a riguardo: dopo l’uscita del film, il critico cinematografico Tullio Kezich ha commentato che «Fraccaroli non protestò solo perché era già morto» e si diceva di Fraccaroli che fosse un cronista che sapeva «fotografare con le parole».[2]

Ritenuto uno dei capolavori del regista e tra i più celebri della storia del cinema, ha ottenuto 4 candidature e vinto un Premio Oscar. Vinse la Palma d'oro al 13º Festival di Cannes e una serie di altri premi. La produzione fu molto travagliata a causa dei contrasti tra Fellini e i produttori Angelo Rizzoli e Giuseppe Amato. Il film costò 800 milioni di lire e in sei mesi furono girati circa 92.000 metri di pellicola, che nell'edizione definitiva sono ridotti a 5.000.[3] Ne furono montate 4 ore poi ridotte a 3 con dei tagli e, dopo quindici giorni di proiezione, il film aveva già coperto le spese del produttore.[4] IMDb riporta un incasso negli Stati Uniti di 19.571.000 dollari di allora, più altri 8.000.000 di dollari derivanti dal noleggio.[5]. Alla fine della stagione cinematografica 1959-1960 risultò il maggior incasso dell'annata in Italia con 2.271.000.000 di lire dell'epoca d'introito.[6] La prima romana del film si svolse al cinema Fiamma il 3 febbraio 1960 e fu riservata a un gala a inviti.[7]

  1. ^ Franco Bottacini, Arnaldo Fraccaroli, l’inviato che inventò la «dolce vita», su larena.it, 13 marzo 2016. URL consultato il 7 gennaio 2025.
  2. ^ Beatrice Archesso, Arnaldo Fraccaroli, l’inventore della “dolce vita” innamorato di Baveno, su lastampa.it, 6 gennaio 2021. URL consultato il 7 gennaio 2025.
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  7. ^ Il Davinotti. Curiosità sul film "La dolce vita", su davinotti.com.

La dolce vita

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