Lupercalia

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Lupercalia
Tiporeligiosa
Datadal 13 al 15 febbraio
Celebrata aRoma
ReligioneReligione romana e Via romana agli Dèi
Oggetto della ricorrenzaFertilità e protezione del bestiame ovino
Altri nomiLupercali

I Lupercàli (in latino Lupercalia) erano una festività romana che si celebrava nei giorni nefasti di febbraio, mese purificatorio[1] (dal 13 fino al 15 febbraio), in onore del dio Fauno nella sua accezione di Luperco (in latino Lupercus), cioè protettore del bestiame ovino e caprino dall'attacco dei lupi.

Secondo un'altra ipotesi, avanzata da Dionigi di Alicarnasso[2], i Lupercalia ricordano il miracoloso allattamento dei due gemelli Romolo e Remo da parte di una lupa che da poco aveva partorito; Plutarco dà una descrizione minuziosa dei Lupercalia nelle sue Vite parallele.[3] I Lupercalia venivano celebrati nella grotta chiamata appunto Lupercale, sul colle romano del Palatino dove, secondo la leggenda, i fondatori di Roma, Romolo e Remo, sarebbero cresciuti allattati da una lupa. Properzio accennò al culto di Luperco nella prima elegia del quarto libro delle Elegie, descrivendone in un verso l'origine, risalente a suo dire agli albori dell'Urbe.

  1. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 21, 4.
  2. ^ LacusCurtius • Dionysius' Roman Antiquities — Book I Chapters 72‑90, su penelope.uchicago.edu. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  3. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 21, 4-10; Vita di Cesare, 61.

Lupercalia

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