La manomorta ecclesiastica era una condizione giuridica di privilegio, concernente l'insieme dei beni (in genere immobili) appartenenti ad un ente ecclesiastico, i quali, non potendo essere trasmessi per successione ereditaria mortis causa a terzi, stante la continuità temporale del soggetto giuridico ecclesiastico nei secoli o addirittura nei millenni, non potevano altresì essere assoggettati alle imposte di successione dello Stato in cui si trovavano.