Masai | ||||||
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Un gruppo di Masai | ||||||
Nomi alternativi | Masai | |||||
Sottogruppi | Dodici clan maggiori, diversi clan minori | |||||
Luogo d'origine | Africa centrale | |||||
Popolazione | imprecisato per mancanza di censimenti | |||||
Lingua | Lingua masai | |||||
Religione | Monoteismo | |||||
Gruppi correlati | Pokot, Nuer, Dinka | |||||
Distribuzione | ||||||
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I Masai (o Maasai) sono un popolo nilotico che vive sugli altopiani intorno al confine fra Kenya e Tanzania. Considerati spesso nomadi o semi-nomadi, sono in realtà tradizionalmente allevatori transumanti e oggi spesso addirittura stanziali (soprattutto in Kenya). La transizione a uno stile di vita stanziale si accompagna a quella dall'allevamento all'agricoltura come fonte primaria di sostentamento; questa trasformazione è evidente nei clan masai kenioti come Kaputiei, Matapato e Kikunyuki e in Tanzania presso gli Arusha.
I masai parlano il "maa", da cui il nome dell'etnia che è da loro pronunciato maasai. La lingua appartiene al gruppo delle lingue nilo-sahariane ed è dello stesso ramo delle lingue di popoli nilotici quali i pokot, i dinka ed i nuer. I masai sono il popolo nilotico che, in Africa, vive più a meridione.
Oggi sono divisi in dodici clan (Keekonyokie, Damat, Purko, Wuasinkishu, Siria, Laitayiok, Loitai, Kisonko, Matapato, Dalalekutuk, Loodokolani e Kaputiei[1]), anche se esistono clan minori, citati come sottoclan.