Medea

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Medea (1866-1868), opera di Anthony Frederick Augustus Sandys.

Medea (in greco antico: Μήδεια?, Mḕdeia) è una figura della mitologia greca, figlia di Eete, re della Colchide, e di Idia, la più giovane delle Oceanine.

Ne Le Argonautiche di Apollonio Rodio era indicata come nipote di Elio e della maga Circe; al pari di quest'ultima era dotata di poteri magici.

Secondo la variazione del mito proposta da Diodoro Siculo (che identificava re Perse, figlio di Elio e fratello di Circe e di Eete, col titano Perse figlio di Crio e padre di Ecate), Perse ebbe una figlia, Ecate, dea della la magia e della necromanzia, che lo uccise e più tardi si congiunse con lo zio Eete. Da questa unione sarebbero nati Medea ed Egialeo (o Apsirto).[1]

  1. ^ Diodoro Siculo, Biblioteca storica, liber IV , verso 45.; Cicerone, De natura deorum, liber III, verso 19.

Medea

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