Monte degli Ulivi | |
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Panoramica aerea del monte degli Ulivi | |
Stato | Palestina[1] |
Regione | Gerusalemme |
Altezza | 815 m s.l.m. |
Coordinate | 31°46′59.95″N 35°15′03.71″E |
Mappa di localizzazione | |
Il monte degli Ulivi o monte Oliveto (in ebraico הר הזיתים?, Har HaZeitim; in arabo جبل الزيتون?, Jabal az-Zaytūn, o جبل الطور, Jabal aṭ-Ṭūr ["monte della Sommità"]; in latino Mons Olearum) è una montagna situata ad est di Gerusalemme.
È chiamato così dalle piante di olivo di cui, in antichità, i suoi fianchi erano coperti. Ai piedi del monte si trova il Getsemani (detto anche orto degli Ulivi), dove, secondo i Vangeli, Gesù si ritirò prima della Passione.
I soldati romani si accamparono sul monte durante l'assedio di Gerusalemme del 70 durante la prima guerra giudaica. Tale assedio portò alla distruzione della città ed in particolare del Secondo Tempio.
Sul monte si sono verificano molti eventi biblici importanti. In Zaccaria 14:4[2] il esso è identificato come il luogo da cui Dio comincerà a far rinascere i morti alla fine dei secoli, prima del Giudizio Universale. Per questo motivo, gli ebrei hanno sempre cercato di essere sepolti sulla montagna; fin dall'epoca del Secondo Tempio, il monte è stato usato come cimitero per gli ebrei di Gerusalemme.[3] Si valuta che vi siano 150.000 tombe.
Al confine fra il monte degli Ulivi e Gerusalemme sorge la valle del Cedron, dove il re Davide si rifugiò in lacrime dopo l'usurpazione del trono da parte del figlio Assalonne (1 Samuele 15:23.30[4]). Mille anni più tardi, la stessa via fu percorsa da Gesù nella direzione opposta: di ritorno da Gerico, il Messia pianse alla sua ultima vista dei resti della Città Santa (Luca 19:41.44[5]).[6]