Palazzo del Quirinale Residenza ufficiale del presidente della Repubblica Italiana | |
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Il Palazzo del Quirinale. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | Piazza del Quirinale |
Coordinate | 41°54′00.21″N 12°29′16.88″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1573-1583 |
Stile | classicismo |
Uso | Residenza ufficiale del presidente della Repubblica Italiana (attuale) Residenza ufficiale del Re d'Italia (1871-1946) Residenza ufficiale del Sommo Pontefice (1605-1870) |
Realizzazione | |
Architetto | Ottaviano Mascherino Gian Lorenzo Bernini Ferdinando Fuga Domenico Fontana |
Proprietario | Stato italiano |
Committente | papa Gregorio XIII |
Il Palazzo del Quirinale (anche noto in epoca sabauda come Reggia del Quirinale e sotto i papi come Palazzo Apostolico del Quirinale o Palazzo Papale del Quirinale) è un palazzo storico di Roma, posto sull'omonimo colle e affacciato sull'omonima piazza; essendo dal 1870 la residenza ufficiale del Re d'Italia e dal 1946 del presidente della Repubblica Italiana, è uno dei simboli dello Stato italiano.
Costruito a partire dal 1573, è uno dei più importanti palazzi della capitale, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista politico[1]: alla sua costruzione e decorazione lavorarono insigni maestri dell'arte italiana come Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pannini e Guido Reni. Attualmente, ospita anche un ampio frammento d'affresco di Melozzo da Forlì.
Il Palazzo si impose, soprattutto a partire dal pontificato di Paolo V Borghese, come residenza stabile dei papi (il Quirinale ha ospitato 30 papi, da papa Gregorio XIII a papa Pio IX), eretto infatti inizialmente come residenza estiva del romano pontefice[2], divenne sede pressoché alternativa ai palazzi vaticani. Con il colle del Quirinale i papi erano in più agevole contatto con le sedi delle congregazioni pontificie (ovvero la residenza dei loro prefetti o decani) in cui la Curia si era riarticolata negli ultimi decenni del Cinquecento. Il Quirinale divenne così di fatto la residenza del pontefice nella sua qualità di sovrano, complementare a quella del Vaticano, che costituiva la sede del papa capo della Chiesa cattolica. Residenza complementare e non alternativa: è per questo che il complesso vaticano si sviluppò nel corso del '600 (fine dei lavori della basilica, costruzione della facciata, ultimazione del Palazzo Apostolico, erezione del colonnato), anche se i pontefici vi risiedettero, come mostrano le fonti, saltuariamente. Per contro, il Quirinale si sviluppò quale palazzo secolare, quasi senza simboli religiosi visibili e soprattutto (unico tra i palazzi apostolici con questa particolarità)[3] privo di una chiesa aperta al pubblico.
Interessato da un progetto che lo voleva residenza napoleonica[4] nel tempo dell'occupazione francese di Roma (ma Napoleone Bonaparte non vi fece mai ingresso), dopo il 1870 divenne palazzo reale dei re d'Italia. Con la proclamazione della Repubblica Italiana, avvenuta a seguito del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l'edificio divenne la sede del presidente della Repubblica.
Il palazzo del Quirinale ha una superficie di 110 500 m² ed è per superficie[5] il sesto palazzo nel mondo, nonché la seconda residenza di un presidente (prima è l'Ak Saray di Ankara[6][7][8]). Si consideri che il complesso della Casa Bianca (Stati Uniti) ha superficie pari a 1/20 di quella del Palazzo del Quirinale.