Simmaco | |
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Console dell'Impero romano | |
Possibile ritratto di Simmaco dal dittico dell'apoteosi al British Museum | |
Nascita | 340 circa Roma |
Morte | 402 o 403 |
Consorte | Rusticiana |
Figli | Quinto Fabio Memmio Simmaco |
Gens | Symmachi |
Padre | Lucio Aurelio Avianio Simmaco |
Consolato | 391 |
Proconsolato | 373 nell'Africa proconsolare |
Prefetto | Urbi 383-385 |
Quinto Aurelio Simmaco (in latino: Quintus Aurelius Symmăchus; Roma, 340 circa – 402 o 403) è stato un oratore, politico e scrittore romano.
È considerato il più importante oratore in lingua latina della sua epoca, paragonato dai contemporanei a Cicerone; la sua famosa relazione sulla controversia riguardante l'altare della Vittoria fu però fallimentare, e il suo coinvolgimento con un usurpatore insieme alla sua opposizione all'imperatore cristiano Teodosio I lo obbligarono ad allontanarsi dalla vita politica. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla filologia, e tra il 365 e il 402 fu al centro di una corposa rete di scambi epistolari, che permettono di formare un ritratto insolitamente ricco della classe dirigente romana dell'epoca e di un personaggio non-cristiano della fine del IV secolo.