Santos-Dumont 14-bis | |
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Il 14-bis in volo a Bagatelle, presso Parigi, nel 1906. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo sperimentale |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Alberto Santos-Dumont |
Costruttore | Alberto Santos-Dumont |
Data primo volo | 13 settembre 1906 |
Esemplari | 1 |
Voli | 9 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,70 m |
Apertura alare | 11,20 m |
Altezza | 3,40 m |
Superficie alare | 52,00 m² |
Carico alare | 5,77 kg/m² |
Peso carico | 300 kg |
Propulsione | |
Motore | Un 8 cilindri a V Antoinette |
Potenza | 37 kW (50 CV) a 1500 giri al minuto |
Prestazioni | |
Velocità max | 40 km/h (22 kn) |
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Il Santos-Dumont 14-bis, spesso citato semplicemente come 14-bis e noto anche come Oiseau de Proie ("uccello da preda", o "rapace", in francese), fu un biplano sperimentale progettato e costruito nei primi anni del Novecento dal pioniere dell'aviazione franco-brasiliano Alberto Santos-Dumont. L'aeroplano volò per la prima volta il 13 settembre 1906 ed eseguì in totale nove voli, il più lungo dei quali coprì una distanza di 220 metri.[1][2]
Fu il primo aeroplano a volare in Europa,[3] e fu il primo velivolo dotato di un vero e proprio carrello d'atterraggio capace di decollare autonomamente; di conseguenza è considerato da alcuni il primo aereo vero e proprio ad aver mai volato.[4]
Volando sul 14-bis Santos-Dumont si aggiudicò il premio messo in palio da Ernest Archdeacon per il primo volo più lungo di 25 metri, nonché il premio dell'Aéro-Club de France per il primo volo di più di 100 metri.[1]
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