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| Lucio Elio Seiano | |
|---|---|
| Console dell'Impero romano | |
 | |
| Nome originale | Lucius Aelius Seianus |
| Titoli | Prefetto del pretorio |
| Nascita | 20-19 a.C. Volsinii |
| Morte | 18 ottobre 31 Roma |
| Coniuge | Apicata Giulia Livia o Claudia Livilla[N 1] |
| Figli | Lucio Elio Strabone Decimo Capitone Eliano Elia Giunilla |
| Gens | Seia |
| Gens d'adozione | Aelia |
| Padre | Lucio Seio Strabone |
| Consolato | 31 |
| Prefetto | del pretorio dal 14 al 31 |
«[...] corpus illi laborum tolerans, animus audax; sui obtegens, in alios criminator; iuxta adulatio et superbia; palam compositus pudor, intus summa apiscendi libido, eiusque causa modo largitio et luxus, saepius industria ac vigilantia, haud minus noxiae quotiens parando regno finguntur.»
«[...] Il suo corpo era abituato alle fatiche, l'animo pronto a osare; abile nel dissimulare le sue intenzioni e nell'accusare gli altri, adulatore e insieme gonfio di superbia, esibiva contegnosa riservatezza covando una smania irresistibile di afferrare il potere supremo e, a questo scopo, alternava ora prodigalità e fasto, più spesso senso d'iniziativa e accortezza, doti non meno pericolose, se finalizzate alla conquista del potere assoluto.»
Lucio Elio Seiano (in latino Lucius Aelius Seianus; Volsinii, 20-19 a.C.[1][2] – Roma, 18 ottobre 31) è stato un militare e politico romano, ambizioso amico e confidente dell'imperatore Tiberio.
Prefetto del pretorio dal 14 al 31, fu il primo a utilizzare la carica per accrescersi potere e prestigio, rendendola un'influente branca amministrativa dello Stato.
La sua carriera fu una vertiginosa e repentina scalata al potere togliendo di mezzo ogni avversario politico. Allontanatosi Tiberio da Roma, Seiano divenne "consigliere e ministro di tutti gli affari"[3], ma quando l'imperatore incominciò a sospettare che il suo ministro volesse spodestarlo, lo fece destituire e condannare a morte.
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- ^ Tacito, Annales, IV, 1
- ^ H.W. Bird, pag. 1
- ^ Angelo Filipponi, Giudaismo romano II[collegamento interrotto], Angelo Filipponi, 3 ottobre 2011, ISBN 9788863692259. URL consultato il 19 luglio 2016.