Taranto

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Taranto (disambigua).
Taranto
comune
Taranto – Stemma
Taranto – Bandiera
Taranto – Veduta
Taranto – Veduta
Il Castello Aragonese, uno dei simboli della città.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Provincia Taranto
Amministrazione
SindacoRinaldo Melucci (IV) dal 17-6-2022
Territorio
Coordinate40°28′16″N 17°14′35″E
Altitudine15 m s.l.m.
Superficie249,86 km²
Acque interne71,53 km² (28,63%)
Abitanti186 100[2] (31-10-2024)
Densità744,82 ab./km²
Comuni confinantiCarosino, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Martina Franca, Massafra, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Statte
Altre informazioni
Cod. postale74100-74121-74122-74123
Prefisso099
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT073027
Cod. catastaleL049
TargaTA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona C, 1 071 GG[4]
Nome abitantitarantini
Patronosan Cataldo
Giorno festivo10 maggio
8 dicembre
SoprannomeCittà dei Due Mari[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Taranto
Taranto
Taranto – Mappa
Taranto – Mappa
Posizione del comune di Taranto all'interno dell'omonima provincia
Sito istituzionale

Taranto (; Tarde - AFI: [ˈtardə][5] - in dialetto tarantino) è un comune italiano di 186 100 abitanti,[2] capoluogo di regione, in Puglia.

Seconda città della regione per popolazione e terza città più grande del sud Italia peninsulare, con l'intera area urbanizzata di circa 318 000 abitanti, situata nel Mare Ionio[6] sull'omonimo golfo, è soprannominata la Città dei due mari,[7][8] per la sua peculiare posizione a cavallo di Mar Grande e Mar Piccolo. La città è fisicamente divisa in tre parti: il Centro storico di Taranto o città vecchia[9] è situato su un'isola, collegata da un'estremità attraverso il ponte di pietra che dà al quartiere industriale e dall'altro estremo dell'isola attraverso il ponte girevole porta al Borgo Umbertino. Nella rada del mar Grande, nei pressi delle Isole Cheradi, antistanti la città, vive e prospera una storica popolazione di delfini e altri cetacei; nel mar Piccolo è praticata da secoli e in larga scala la mitilicoltura, i cui prodotti sono noti a livello mondiale per la loro unicità.[10]

Fondata dagli Spartani nell'VIII secolo a.C. col nome di Taras,[11] grazie alla sua posizione strategica al centro dell'omonimo golfo, alla fertilità del suo territorio e al commercio, la città divenne una delle più importanti póleis della Magna Grecia. Diede i natali agli intellettuali Archita, Aristosseno, Livio Andronico, Leonida ed Eraclide di Taranto nonché ad atleti le cui gesta divennero famose in tutto il mondo greco, come Icco e il cosiddetto Atleta di Taranto. Fu l'ultima città magnogreca a cadere in seguito all'espansione romana, non prima di aver ingaggiato con essa un conflitto durato 5 anni, passato alla storia col nome di Guerre Pirriche.[12] Pur sconfitta,[13] continuò a esercitare una importante influenza culturale sul resto dell'Italia meridionale e sulla stessa Roma, entrando a far parte dell'immaginario collettivo del tempo come luogo contraddistinto da opulenza e da grandi bellezze naturali, celebrate da Orazio,[14] da Virgilio[15] e numerosi altri autori. Nel periodo normanno, divenne capitale del Principato di Taranto,[16] che durante i suoi 377 anni di storia arrivò a comprendere parte della Terra di Bari e la quasi totalità del Salento.[17] L’influenza della città nel basso medioevo fu notevole nel campo musicale e marinaresco, in tutto il Regno di Spagna: si riflette nel Flamenco Taranto, danza tipica di Siviglia, o nel “tarantello” di tonno, taglio pregiato e diffuso in tutto il mediterraneo e soprattutto in Andalusia, originario di Taranto.

La Marina Militare Italiana vede nella città una presenza storica, risalente già dalla fine del ‘800,[18] svolgendo da sempre un ruolo primario nel tessuto economico e sociale del territorio. A Taranto, infatti, si trovano il Comando Marittimo Sud (MARISUD)[19] ed il Comando Flottiglia Sommergibili (MARICOSOM), assieme a numerosi formativi quali la Scuola sottufficiali Marina Militare (MARISCUOLA),[20] la Scuola sommergibili,[21] il Centro di Addestramento Aeronavale (MARICENTADD);[22] oltre a numerosi enti logistici ad essa collegati. La città è, d'altro canto, sede dell'Arsenale marittimo della Marina Militare (MARINARSEN),[23][24] che ospita la Mostra Storica Arsenale (Mo.S.A.) e della Stazione Navale in Mar Grande.

Taranto ospita uno tra i più importanti musei archeologici d'Italia; il Museo archeologico nazionale (MArTA),[25] notevole centro museale, dove è esposta una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia.[26] Centro industriale di rilevanza nazionale assieme al suo porto, dagli anni '60 sede dell'acciaieria di Taranto (ex Ilva), uno tra i maggiori complessi industriali d'Europa per la produzione dell'acciaio, e della Raffineria ENI,[27] è però in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2012 come "area di crisi industriale complessa".[28]

  1. ^ La città di Taranto e il suo mare, su sudsudvacanze.com.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Nicola Gigante, Dizionario della parlata tarantina, Taranto, Mandese, 2002, p. 850.
  6. ^ Giovanni Platania, IONIO, MARE, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
  7. ^ (LA) Tommaso Niccolò D’Aquino, “Delizie tarantine”, a cura di Cataldantonio Artenisio Carducci, Taranto.
  8. ^ Taranto, chi ti ha chiamata per primo "la città dei due mari"?, su Corriere di Taranto, 15 aprile 2023.
    «“Oebaliae canimus sylvas, bimarisque Tarenti Moenia, quae coeli variis clementia ditat”»
  9. ^ Taranto città vecchia: storia, impressioni, vicoli e pescatori, su tarantomagna.it.
  10. ^ Un Presidio Slow Food che è più di un Presidio Slow Food: la cozza nera di Taranto, su Slow Food, 29 aprile 2022.
  11. ^ Taranto, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 settembre 2020.
  12. ^ La guerra contro Pirro e la conquista di Taranto, su Capitolivm. URL consultato il 12 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2023).
  13. ^ Rosa Piro, La vittoria di Pirro, su Treccani, 18 febbraio 2022.
  14. ^ Orazio, Odi, lib. II, ver. VI.
  15. ^ Taranto nel canto georgico di Virgilio (PDF), su Provincia di Brindisi.
  16. ^ Taranto: da università feudale a università demaniale, su Università di Bari, 19 dicembre 2013.
  17. ^ Stefania Peluso, Il principato di Taranto, Edizioni dal Sud, 2004, SBN BVE0368664.
  18. ^ Com. Carmelo Maggio, La Marina e Taranto. Centenario dell'Arsenale, Arte Maestra, 1989.
  19. ^ Comando Marittimo Sud, su marina.difesa.it.
  20. ^ SCUOLA SOTTUFFICIALI TARANTO, su marina.difesa.it.
  21. ^ Comando Flottiglia Sommergibili, su marina.difesa.it.
  22. ^ Centro di Addestramento Aeronavale della Marina Militare, su marina.difesa.it.
  23. ^ Mario Guadagnolo, Il Regio Arsenale Marina Militare di Taranto. Storia, documenti, immagini, Scorpione Editore, 2018.
  24. ^ Arsenale Militare Marittimo Taranto (Marinarsen Taranto), su marina.difesa.it.
  25. ^ Dal sito ufficiale del museo, su museotaranto.org. URL consultato il 22 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
  26. ^ La Storia del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, su museotaranto.beniculturali.it.
  27. ^ La nostra raffineria a Taranto, su eni.com.
  28. ^ Aree di crisi industriale complessa - Taranto, su mimit.gov.it.

Taranto

Dodaje.pl - Ogłoszenia lokalne