Voltaire

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Voltaire ritratto da Nicolas de Largillière, 1724–1725, Institut et Musée Voltaire)
Firma di Voltaire

«Uno Stato é ben governato, per quanto lo può permettere la debolezza umana, quando un ordine dello Stato non é favorito a spese di un altro, quando si contribuisce ai carichi pubblici non secondo la propria qualità ma secondo il proprio reddito»


Voltaire (pronunciato in italiano /volˈtɛr/[1]; in francese [vɔltɛ:ʀ]), pseudonimo di François-Marie Arouet ([fʀɑ̃swa maʀi aʀwɛ]; Parigi, 21 novembre 1694Parigi, 30 maggio 1778), è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese.


Il nome di Voltaire è legato al movimento culturale dell'illuminismo, una corrente di pensiero del '700, di cui fu uno degli animatori e degli esponenti principali insieme a Montesquieu, Rousseau, Diderot, d'Alembert, d'Holbach e du Châtelet, tutti gravitanti attorno all'ambiente dell'Encyclopédie.[2] La vasta produzione letteraria di Voltaire si caratterizza per l'ironia, la chiarezza dello stile, la vivacità dei toni e la polemica contro le ingiustizie e le superstizioni.[3][4] Deista,[5] cioè seguace della religione naturale che vede la divinità come estranea al mondo e alla storia, ma scettico, fortemente anticlericale e laico, Voltaire è considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista e non religioso moderno.[6][7]

Le idee e le opere di Voltaire, così come quelle degli altri illuministi, hanno ispirato e influenzato moltissimi pensatori, politici e intellettuali contemporanei e successivi e ancora oggi sono molto diffuse. In particolare hanno influenzato protagonisti della rivoluzione americana, come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson, e di quella francese, come Jean Sylvain Bailly (che tenne una proficua corrispondenza epistolare con Voltaire), Condorcet (anche lui enciclopedista) e in parte Robespierre,[8][9] oltre che molti altri filosofi come Cesare Beccaria,[10] Karl Marx[11] e Friedrich Nietzsche.[12]

  1. ^ Luciano Canepari, Voltaire, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
  2. ^ Voltaire, su treccani.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
  3. ^ Voltaire. Lo scandalo dell'intelligenza, introduzione, su ibs.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
  4. ^ Voltaire, Dizionario filosofico, voce Superstizione, Tolleranza.
  5. ^ Voltaire, su homolaicus.com. URL consultato l'8 gennaio 2014.
  6. ^ Ricardo J. Quinones, Erasmo e Voltaire. Perché sono ancora attuali, Armando editore, 2012, pag. 38, nota 5; disponibile su Google libri
  7. ^ Voltaire, Dizionario filosofico, voce Prete; voce Religione.
  8. ^ Voltaire e Rousseau protagonisti della rivoluzione, su ospitiweb.indire.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
  9. ^ "Annamaria Battista ha documentato come l'antienciclopedismo di Robespierre avesse indotto quest'ultimo a bollare «con brutalità incisiva Diderot, D'Alembert e Voltaire come "intriganti ipocriti", implacabili avversari del grande Rousseau» e come ciò sia riconducibile al "materialismo" della posizione degli enciclopedisti al quale Robespierre contrapponeva la "religiosità" rousseauiana" in Giuseppe Acocella, Per una filosofia politica dell'Italia civile, disponibile su Google books
  10. ^ Introduzione a Il caso de La Barre, lettera di Voltaire a Cesare Beccaria, su ibs.it. URL consultato l'8 gennaio 2014.
  11. ^ Lo stile ironico e polemico di Marx e Voltaire sono spesso stati messi a confronto; esempio: «Egli unisce in sé lo spirito più mordace con la più profonda serietà filosofica: immaginati Rousseau, Voltaire, d'Holbach, Lessing, Heine e Hegel fusi in una sola persona… ecco il dottor Marx» (Moses Hess a Berthold Auerbach, 1841)
  12. ^ Nella sua fase detta "illuministica", Nietzsche dedica a Voltaire il libro Umano, troppo umano.

Voltaire

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