Wolf 359

Wolf 359
La posizione di Wolf 359 nella costellazione del Leone
ClassificazioneNana rossa
Classe spettraleM6 V
Tipo di variabileStella a brillamento
Distanza dal Sole7,78 anni luce
CostellazioneLeone
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta10h 56m 28,865s
Declinazione+07° 00′ 52,77″
Lat. galattica+56,1195°
Long. galattica244,0542°
Dati fisici
Diametro medio264480 km
Raggio medio0,144[1] R
Massa
0,11[1] M
Periodo di rotazione2,704 giorni[2]
Temperatura
superficiale
  • 2800±100 K[3] (media)
Luminosità
0,0011[3] L
Indice di colore (B-V)2,01
Metallicità151% rispetto al Sole[4]
Età stimata100-350 milioni di anni[3]
Dati osservativi
Magnitudine app.13,51[5]
Magnitudine ass.16,61[6]
Parallasse419,10 ± 2,10 mas
Moto proprioAR: −3842 mas/anno
Dec: −2725 mas/anno
Velocità radiale+13 km/s
Nomenclature alternative
CN Leonis, GCTP 2553, GJ 406, G 045-020, LTT 12923, LFT 750, LHS 36

Wolf 359 è una stella nana rossa di magnitudine 13,53 situata nella costellazione del Leone. Essendo distante 7,78 anni luce, è una delle stelle più vicine alla Terra: solo il sistema di Alfa Centauri e la Stella di Barnard sono conosciute essere più vicine. In assoluto è dunque la quinta stella più vicina al sistema solare ma è del tutto invisibile ad occhio nudo ed è possibile scorgerla solo con telescopi professionali. La stella deve il suo nome al proprio scopritore, l'astronomo Max Wolf, che nel 1917 notò il suo grande moto proprio nello spazio (oltre 4,5 secondi d'arco all'anno) e la catalogò col numero 359 nella sua lista di stelle ad alto moto proprio.

È una delle meno massicce e più deboli stelle conosciute, con una massa stimata in 0,09 volte quella del Sole, vale a dire poco più del limite necessario perché un corpo celeste riesca a innescare la fusione dell'idrogeno, processo tipico delle stelle.

Wolf 359 ha un intenso campo magnetico ed è una stella a flare; la sua luminosità aumenta rapidamente per brevi periodi in modo violento, emettendo una considerevole quantità di raggi X e raggi gamma, che sono stati rilevati dai telescopi spaziali. È una stella piuttosto giovane, con un'età stimata inferiore al miliardo di anni. Nessun oggetto sub stellare o disco circumstellare è stato osservato nei suoi dintorni. Per la sua vicinanza al Sole è stata spesso citata in opere fantascientifiche.

  1. ^ a b J. Sebastian Pineda et al., The M-dwarf Ultraviolet Spectroscopic Sample. I. Determining Stellar Parameters for Field Stars, in The Astrophysical Journal, vol. 918, n. 1, 3 settembre 2023.
  2. ^ E. Díez Alonso et al., CARMENES input catalogue of M dwarfs. IV. New rotation periods from photometric time series, in Astronomy and Astrophysics, vol. 621, A126, 2019, DOI:10.1051/0004-6361/201833316, arXiv:1810.03338.
  3. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore aaa447
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Tuomi
  5. ^ V* CN Leo -- Flare Star, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD.
  6. ^ Éric R. Houdebine et al., The Mass–Activity Relationships in M and K Dwarfs. I. Stellar Parameters of Our Sample of M and K Dwarfs, in The Astronomical Journal, vol. 158, n. 2, luglio 2019. Vedere tavola del arXiv qui, a pagina 62

Wolf 359

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