Voriconazolo | |
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Nome IUPAC | |
(2R,3S)-2-(2,4-Difluorofenil)-3-(5-fluoropirimidin-4-yl)-1-(1H-1,2,4-triazol-1-yl)butan-2-ol | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C16H14F3N5O |
Massa molecolare (u) | 349,317 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 629-701-5 |
Codice ATC | J02 |
PubChem | 71616 |
DrugBank | DBDB00582 |
SMILES | CC(C1=NC=NC=C1F)C(CN2C=NC=N2)(C3=C(C=C(C=C3)F)F)O |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | Orale, endovenosa |
Dati farmacocinetici | |
Biodisponibilità | 96% (orale) |
Metabolismo | epatico (aldeide reduttasi) |
Emivita | 7 ore |
Escrezione | Urine |
Indicazioni di sicurezza | |
Il voriconazolo, commercializzato dalla Pfizer con il nome commerciale Vfend, è un farmaco antifungino triazolico utilizzato per il trattamento delle infezioni fungine gravi.[1] È impiegato per il trattamento delle infezioni fungine invasive che di solito si riscontrano nei pazienti immunocompromessi e queste includono: candidiasi invasiva, aspergillosi invasiva e infezioni fungine emergenti. L'aumentata affinità del voriconazolo per la 14-alfa steroide demetilasi lo rende utile contro alcuni organismi resistenti al fluconazolo.[2]
Il voriconazolo è stato approvato dalla Food and Drug Administration il 24 maggio 2002.[3]
In Italia si tratta di un farmaco di classe A con ricetta di tipo RNRL e vendibile al pubblico su prescrizione da parte di centri ospedalieri o specialistici.[4]