Operazione Anello

Disambiguazione – Se stai cercando l'operazione Anello del 1991, vedi Operazione Anello (1991).
Operazione Anello
parte della battaglia di Stalingrado
Il feldmaresciallo Friedrich Paulus (a destra) e il generale Arthur Schmidt si arrendono il 31 gennaio 1943
Data10 gennaio – 2 febbraio 1943
LuogoStalingrado
Esitovittoria sovietica
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
281.000 soldati, 10.000 cannoni, 257 carri armati, 300 aerei[1]241.000 soldati, 60 carri armati[2]
Perdite
46.300 morti e 123.000 feriti[3]142.000 morti e dispersi, 91.000 prigionieri[3]
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Operazione Anello (in russo Операция Кoльцo?, Operacija Kol'co) era il nome in codice assegnato dall'alto comando sovietico all'offensiva finale sferrata dall'Armata Rossa il 10 gennaio 1943 nel corso della battaglia di Stalingrado, durante la seconda guerra mondiale sul fronte orientale. Dopo oltre venti giorni di duri combattimenti le truppe sovietiche schiacciarono la disperata resistenza delle forze tedesche della 6ª Armata, completamente accerchiate dal 24 novembre 1942 in una grande sacca tra il Volga e il Don, e conclusero vittoriosamente la lunga battaglia segnando una svolta politico-militare decisiva della guerra all'est.

Le truppe tedesche, esaurite dal lungo accerchiamento, dalle carenze di rifornimenti e dal rigido clima invernale, opposero resistenza fino all'ultimo ma vennero infine costrette alla resa entro il 2 febbraio 1943; i soldati superstiti, il comandante dell'armata, feldmaresciallo Friedrich Paulus, e i generali caddero tutti prigionieri.

  1. ^ Fowler 2005,  p. 168.
  2. ^ Oxford 2001,  vol. VI, p. 1160.
  3. ^ a b de Lannoy 1996,  p. 160.

Operazione Anello

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